ESG disclosure: la complessità informativa della sostenibilità


17-04-2023

Negli ultimi anni l’attenzione dei regolatori sui fattori ESG, in particolare sui rischi ambientali e climatici, è aumentata in modo significativo. In questo contesto, la divulgazione di informazioni rilevanti svolge un ruolo fondamentale, sia per gli stakeholder finanziari che per quelli non finanziari.
Il quadro normativo in materia di disclosure ESG è molto avanzato e sarà quasi completato per l’attuazione nei prossimi mesi. Le banche centrali e le autorità di vigilanza sono fortemente impegnate a promuovere l’importanza di una corretta informativa ESG: in questa fase, l’informativa non finanziaria rappresenta una sfida concreta per la maggior parte delle realtà.
Negli ultimi mesi del 2022 sono arrivate a compimento una serie di decisioni che stanno modificando in modo importante gli impegni delle aziende e delle banche relativamente alla ESG disclosure.
Tra gli interventi più significativi ricordiamo:

  • la Direttiva (UE) 2022/2464 (comunemente definita “Corporate Sustainability Reporting Directive” – CSRD), approvata il 28 novembre scorso e pubblicata il 16 dicembre nella Gazzetta Ufficiale UE
  • l’approvazione delle versioni aggiornate degli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) da parte dell’EFRAG, finalizzate a delineare i requisiti per la rendicontazione aziendale dettagliata.

Per accompagnare le banche nella gestione della fitta e complessa attività di reporting voluta dal regolatore, ABIFormazione organizza il Percorso ESG disclosure: la complessità informativa della sostenibilità finalizzato ad approfondire in modo sinottico e verticale le diverse componenti che compongono la ESG disclosure.

Il percorso rappresenta un’occasione per avere una visione d’insieme delle diverse spinte normative sulle banche fornendo anche una visione prospettica sugli Standard ESRS dell’EFRAG e presenta riflessioni preliminari sulle principali sfide che le banche italiane dovranno affrontare.

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